La libertà di ricerca condizionata all’impresa
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La libertà di ricerca condizionata all’impresa

Saperi Nelle università, in un contesto sottofinanziato, il ricatto dei fondi del Pnrr sta silenziando il senso critico, completando l’opera di normalizzazione
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 22 febbraio 2022
Proteste e occupazioni stanno mettendo in discussione il modello di scuola. E l’università? Il timore è che il ricatto dei fondi del Pnrr silenzi un senso critico già svilito da anni di normalizzazione burocratica e asservito dalla mercificazione della ricerca e dell’insegnamento. Tanto più in un contesto sottofinanziato. Solo un dato: alla ricerca l’Italia destina lo 0,96% del Pil contro l’1,55% della media dei paesi Ocse. Impera in questi giorni nei dipartimenti universitari l’affannosa rincorsa e invenzione di progetti, (co)stretti in un unico orizzonte: l’innovazione. Quale innovazione? Il titolo del Pnrr dedicato all’università è evocativo: «Dalla ricerca all’impresa» (missione 4,...

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