Visioni
La libertà è inquadrare corpi senza testa
Cinema Adieu au langage di Jean-Luc Godard scompone in 3D i pregiudizi e l'autoritarismo dominante delle immagini. Da oggi a Roma, Milano, Bologna, poi a Firenze e a Torino
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Cinema Adieu au langage di Jean-Luc Godard scompone in 3D i pregiudizi e l'autoritarismo dominante delle immagini. Da oggi a Roma, Milano, Bologna, poi a Firenze e a Torino
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 20 novembre 2014
Adieu au langage. O Une femme est un femme o Sauve qui peut (la vie). C’è qualcosa di ultimativo e insieme di irriverente nei titoli godardiani, e questo Adieu au langage ancora di più. Addio al linguaggio: ma quale? Parola e immagine danzano sullo schermo nel 3D che ci riporta a una storia: un uomo, una donna, un d’amore. I corpi si intrecciano, si perdono, la donna è tante donne, e tanti nomi, le parole vi si sovrappongono in quella terza dimensione che appare come un terreno di scontro. Eppure ai suoi inizi – lo leggo sulla vecchia edizione de...