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La lingua batte dove l’avverbio duole

La lingua batte dove l’avverbio duole

Habemus Corpus C’è molta differenza fra stravolgere volutamente le regole grammaticali per inventare un linguaggio, rendere un personaggio veritiero, un resoconto efficace e sbagliare un congiuntivo per sciatteria

Pubblicato circa un anno faEdizione del 19 settembre 2023
«Di questo ne abbiamo già parlato», «La vittima è uscita fuori dal locale con un’amica», «La signora è entrata dentro con il cagnolino», «Preferisce che glielo porto adesso o dopo?». Se alle elementari avessi scritto o detto frasi così, la mia maestra, l’emerita signora Rabaglia, avrebbe fatto occhiacci o impugnato la penna rossa. Adesso inciampi grammaticali tanto evidenti li senti a ogni piè sospinto, detti o scritti anche da laureati che, insomma, le regole della grammatica dovrebbero conoscerle. Ammettiamo che non tutti abbiano incontrato una maestra Rabaglia, pur tuttavia, se si è abituati a leggere, ma anche ascoltare, si dovrebbe...

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