Cultura
La lingua disobbediente
Poesia La raccolta di versi «Da che mondo» di Giorgio Luzzi, per Sedizioni. Un'antologia che invita il lettore a diventare complice di una progressiva sostituzione del reale
Un'installazione di Yoan Capote
Poesia La raccolta di versi «Da che mondo» di Giorgio Luzzi, per Sedizioni. Un'antologia che invita il lettore a diventare complice di una progressiva sostituzione del reale
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 30 dicembre 2017
«La poesia è un lavoro e in quanto tale ha bisogno di essere presa in considerazione nella sua storia e tradizione, e anche nella sua destinazione sociale». Dette così le parole del poeta Giorgio Luzzi sembrano appartenere ad un impianto programmatico quasi politico e esterno ai versi. Ma attenzione: ci troviamo sempre di fronte «al più visionario dei poeti italiani», come ha scritto di lui Giovanni Raboni. Visionario anche e soprattutto con questa auto-antologia Da che mondo. Poesie 1976-2016 (ed. Sedizioni pp.215 euro 22), con una pregevole post-fazione critica di Rodolfo Zucco. In genere, le auto-raccolte che i poeti fanno...