Cultura
La logica del ricordo
Tempi presenti «Briganti o emigranti», un lavoro collettivo di ricercatori e studiosi, pubblicato da ombre corte. Un'analisi sulla memoria meridionale come antidoto all'immaginario nazionale egemonico e gerarchico
Il museo dell'immigrazione di Ellis Island
Tempi presenti «Briganti o emigranti», un lavoro collettivo di ricercatori e studiosi, pubblicato da ombre corte. Un'analisi sulla memoria meridionale come antidoto all'immaginario nazionale egemonico e gerarchico
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 20 giugno 2014
Il rapporto tra ricordo e memoria è sempre conflittuale. Ce lo ricordava anche un bergsoniano come Gilles Deleuze nel suo lavoro sul cinema: la memoria è ciò che il ricordo non riesce a contenere. La memoria, al contrario del ricordo, è un flusso informe e incontrollabile; un magma impersonale e collettivo, esterno a noi, incapace di scorrere tranquillo entro argini artificiali. La memoria è agita dal desiderio, non tollera quindi alcuna condizione-Stato: non ha essenza né tempo né origine, poiché è sempre riattivata dal presente; irrompe quindi come rottura, come conflitto verso tutto ciò che le si oppone. Questa contrapposizione...