Cultura

La logica nascosta nel gesto dell’arte

La logica nascosta nel gesto dell’arteArthur Danto

Filosofi Wittgenstein fu sempre tra i suoi riferimenti di partenza, il pop tra quelli di arrivo

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 29 ottobre 2013
Ho incontrato per l’ultima volta Arthur C. Danto lo scorso agosto nella sua casa newyorkese. Il mio vecchio maestro era stanco, ma l’umore era buono e, nonostante i suoi ottantanove anni e una salute malferma, che l’aveva portato spesso al ricovero nell’ospedale della Columbia University, emergeva quella positività del carattere che ne ha fatto un uomo appassionato, non solo della filosofia e dell’arte ma, soprattutto, della vita. Qualche mese fa, per la precisione lo scorso aprile, è uscito What Art Is (Yale University Press). Mi aveva detto che sarebbe stato il suo ultimo libro: aveva raccolto le energie fisiche e...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi