Italia
«La lotta antimafia di oggi è contro le grandi opere»
Intervista/ Parla Giovanni Impastato Il fratello di Peppino: da nord a sud dobbiamo collegare questa giornata alle lotte dei movimenti in Italia
Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia a Cinisi, 1978
Intervista/ Parla Giovanni Impastato Il fratello di Peppino: da nord a sud dobbiamo collegare questa giornata alle lotte dei movimenti in Italia
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 23 marzo 2014
Quello di Peppino Impastato è uno dei nomi e dei volti più presenti nel corteo dei 100mila di Libera: si vedono striscioni con il suo volto e manifesti scritti a mano che ripetono le sue parole, fra cui quel «La mafia è una montagna di merda» che fu l’apertura del primo giornale (L’idea socialista) che fondò il giovane militante di Democrazia proletaria fatto saltare in aria a Cinisi nella notte fra l’8 e il 9 maggio 1978 sulle rotaie della linea ferroviaria Trapani-Palermo per simulare un fallito attentato. I ragazzi che manifestano per le vie di Latina cantano e ballano...