Internazionale
La lunga «conversione» del vescovo conservatore
Un cammino La voce degli ultimi contro i potenti
Un murale di monsignor Romero – Reuters
Un cammino La voce degli ultimi contro i potenti
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 4 febbraio 2015
«In nome di Dio, di questo popolo sofferente… vi chiedo, vi prego, vi ordino in nome di Dio, cessi la repressione». L’ultima omelia di Monsignor Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo salvadoregno, il 23 marzo del 1980. L’ultima denuncia contro i crimini commessi dall’esercito all’inizio della guerra civile che durerà fino al 1992. La sua definitiva condanna. Il giorno dopo verrà ucciso da un sicario degli squadroni della morte, finanziati dalla Cia per combattere «il pericolo comunista» e agli ordini del colonnello Roberto d’Aubuisson. Stava dicendo messa nella cappella dell’Ospedale La Divina Provvidenza di San Salvador. Romero era un conservatore, ma negli...