Lavoro

La lunga notte di Alitalia

La lunga notte di AlitaliaProteste di addetti Alitalia – Sintesi Visiva

Trasporto aereo Trattativa nella notte con tre ministri al Mise, e Gentiloni al telefono, per mediare fra l'azienda, privata, e i sindacati che provano a resistere. Effetto diretto del non-piano industriale, di fronte al quale anche le banche azioniste pensano a un possibile disimpegno

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 14 aprile 2017
Rispetto al passato, nel terzo atto della tragedia Alitalia quello che dovrebbe essere il principale protagonista – il piano industriale – è finito subito fuori dai riflettori che illuminano il palcoscenico. Almeno nel 2008 e nel 2013, sia con i “capitani coraggiosi” chiamati a raccolta dal governo Berlusconi che con l’ingresso di Etihad nella cabina di pilotaggio, almeno a parole c’erano progetti di rilancio. Venivano declamate strategie d’azione per il futuro dell’azienda, anche solo per giustificare il bagno di sangue che ha portato ad espellere dal perimetro aziendale metà della forza lavoro, circa 12mila addetti finiti su un binario morto,...

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