Cultura

La macchina del consenso

La macchina del consensoMussolini con un piccolo balilla

Intervista Il revisionismo del fascismo passò anche per la propaganda dei settimanali popolari. Parla Mimmo Franzinelli, oggi al festival "E' storia", a Gorizia

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 24 maggio 2013
Nel secondo dopoguerra, osserva Mimmo Franzinelli, i settimanali popolari hanno contribuito in modo determinante a riadattare al contesto la figura di Benito Mussolini, limando ogni spigolatura che fuoriuscisse da una precisa cornice rassicurante. Per un ventennio la sua immagine «era stata somministrata agli italiani a senso unico, secondo precise direttive ministeriali scandite dalle ’veline’ recapitate ai direttori di quotidiani e periodici, col risultato di inculcare nella popolazione una visione del dittatore destinata, almeno in parte, a sopravvivergli». È la macchina della costruzione del consenso, non meno spaventosa rispetto a quella di repressione del dissenso che lo storico Franzinelli ha studiato...

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