Europa
La macchina del consenso al servizio dei potenti
Strategie Ieri c’era la propaganda, oggi ci sono le spinte gentili con le quali gli architetti delle decisioni ci indirizzano nel prendere le decisioni «giuste» per chi comanda
Strategie Ieri c’era la propaganda, oggi ci sono le spinte gentili con le quali gli architetti delle decisioni ci indirizzano nel prendere le decisioni «giuste» per chi comanda
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 27 febbraio 2015
Oligarchia. Ma anche élite, aristocrazia, tecnocrazia. Concetti ovviamente diversi ma molto simili negli effetti che producono contro la democrazia. Ma sempre più con il nostro consenso. Dalla Repubblica dei filosofi di Platone alle tecnocrazie europee al governo autoreferenziale di Renzi – passando per le analisi di Mosca, Pareto, Michels, Wright Mills, Lasch e arrivando a Canfora e Zagrebelsky – questa sembra purtroppo la legge ferrea del potere. Perché anche l’oligarchia ha una propria macchina del consenso per sé. Efficientissima. Collaudata per secoli. Si veste di egemonia e di dominio. Indossa spesso una maschera democratica o si declina virtuosamente in classe...