Cultura

La macchina del pensiero nomade

La macchina del pensiero nomadeAntony Gormley, «Standing Matter III»

Tempi presenti Riproposto da Orthotes «Mille piani» di Gilles Deleuze e Felix Guattari. A venti anni dalla prima edizione, l’analisi del libro può risultare familiare e priva di radicalità . L’attualità di questo classico del Novecento risiede nella ricerca di una politica adeguata al capitalismo

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 8 agosto 2017
«Mille piani, fra i nostri libri, è stato quello accolto peggio. Eppure, se lo preferiamo, non è al modo in cui una madre può preferire un figlio disgraziato». Così, nella prefazione all’edizione italiana di Mille piani. Capitalismo e schizofrenia, uscita nel 1987, Gilles Deleuze e Felix Guattari descrivono il loro rapporto con quest’opera ambiziosissima, che era apparsa in Francia nel 1980, a segnare quasi uno spartiacque tra la chiusura dei cicli di lotte formidabili dei Settanta e la grande normalizzazione del decennio successivo. E infatti, in quella prefazione, i due chiamano in causa il Sessantotto come riferimento fondamentale: l’Anti-Edipo, ricordano,...

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