Cultura
La macchina estrattiva di David Graeber
TEMPI PRESENTI Si moltiplicano dispositivi istituzionali e apparati normativi; l’intersezione tra capitalismo e cooptazione è ormai chiaro. «Burocrazia», dell’antropologo anarchico David Graeber, per il Saggiatore. Regole e mercato non sono antitetiche, corrispondono invece a una strategia neoliberista precisa
Bureaucracy, by Raphis (deviantart)
TEMPI PRESENTI Si moltiplicano dispositivi istituzionali e apparati normativi; l’intersezione tra capitalismo e cooptazione è ormai chiaro. «Burocrazia», dell’antropologo anarchico David Graeber, per il Saggiatore. Regole e mercato non sono antitetiche, corrispondono invece a una strategia neoliberista precisa
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 28 aprile 2016
La polemica nei confronti della burocrazia è un luogo classico dell’apologetica vetero e neoliberista. All’interno di quelle narrazioni, il ricorso ai meccanismi decentrati del mercato, alla loro razionalità orientata alla concorrenza e all’efficienza, costituirebbe il naturale antidoto alla superfetazione di scartoffie e procedure in cui risiederebbe l’essenza paralizzante dello statalismo. La realtà che ci consegnano gli ultimi decenni, trascorsi all’insegna del new public management e dell’assunzione dell’azienda come modalità organizzativa universale è ben diversa. Un lessico mefitico E così come le cosiddette deregulation si traducono immancabilmente in un incremento dei quadri normativi e delle tipologie contrattuali (si veda, in proposito,...