Internazionale
La mappa dell’orrore dell’Oim: il Covid non ferma i migranti
Il rapporto dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni Nel 2020, almeno 3.174 persone sono morte in tutto il mondo, ma nel calcolo dei decessi mancano le «vittime fantasma», quelle che sfuggono ai rilevamenti
I resti di un barcone naufragato al largo di Melili – Ap
Il rapporto dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni Nel 2020, almeno 3.174 persone sono morte in tutto il mondo, ma nel calcolo dei decessi mancano le «vittime fantasma», quelle che sfuggono ai rilevamenti
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 19 dicembre 2020
Niente può fermare i flussi migratori, perché le cause per cui le persone si spostano sono più forti di qualsiasi barriera: e non fa eccezione nemmeno una pandemia mondiale. Ad affermarlo è l’Oim, Organizzazione internazionale delle migrazioni, in occasione della Giornata internazionale delle migrazioni, che ricorre il 18 dicembre. Né il Covid19 né le restrizioni di viaggio hanno fermato «decine di migliaia di persone, che hanno continuato a lasciare le loro case e a intraprendere viaggi pericolosi». LA PERICOLOSITÀ di queste rotte ricade sulla vita dei migranti: nel 2020, 3.174 persone sono morte in tutto il mondo. Un dato terribile...