Internazionale
La marijuana liberata di Biden
Il decreto presidenziale Un’amnistia pre-elettorale che accende lo scontro politico, destre all'attacco ma il presidente - che ha rivisto le sue posizioni degli anni '90 - ci crede: «Nessuno dovrebbe rimanere in carcere per il solo uso o la detenzione di cannabis, parliamo di qualcosa che è già legale in molti stati Usa»
2016, una manifestazione fuori dalla Casa bianca per la legalizzazione della marijuana – Jose Luis Magana/Ap
Il decreto presidenziale Un’amnistia pre-elettorale che accende lo scontro politico, destre all'attacco ma il presidente - che ha rivisto le sue posizioni degli anni '90 - ci crede: «Nessuno dovrebbe rimanere in carcere per il solo uso o la detenzione di cannabis, parliamo di qualcosa che è già legale in molti stati Usa»
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 9 ottobre 2022
Luca CeladaLOS ANGELES
L’amnistia proclamata da Biden ha l’effetto immediato di estinguere le pene e ripulire le fedine penali di circa 6500 persone condannate per reati di «semplice detenzione» di cannabis. Il decreto esecutivo interessa per ora chi ha ricevuto la condanna in sede federale, una esigua minoranza rispetto ai milioni di condannati dai sistemi penali dei singoli stati. Quelli per detenzione marijuana equivalgono a più della metà di tutti gli arresti per stupefacenti (circa 29 milioni dal 1965). Il paradosso attuale è che centinaia di migliaia rimangono in carcere per un attività che è libera nella maggior parte degli stati. «Come ho...