Internazionale

La maxi diga di Belo Monte, un’ecobomba contro i nativi

La maxi diga di Belo Monte, un’ecobomba contro i nativiUn indio anti-ruspe a Belo Monte – Reuters

Amazzonia Lontano dai riflettori del Mondiale, la lotta contro un progetto dall'impatto sociale e ambientale devastante

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 17 giugno 2014
Mentre il Brasile prova in tutti i modi ad agghindarsi dando la caccia a barboni, tossici e meninhos da rua che rischiano di rovinare lo scenario da cartolina del Mondiale, le comunità indigene e contadine dello stato del Parà continuano a protestare contro quella che sarà la terza diga più grande al mondo. Lontano dai riflettori calcistici, nel cuore della foresta amazzonica, Belo Monte è un progetto faraonico composto da 24 turbine, 2 bacini idrici, un canale di derivazione largo oltre 500 metri e lungo 20 chilometri e una potenza installata di 11.300 megawatt. Esorbitante il costo complessivo dell’opera: 12...

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