Fregio proveniente da Susa con gli arcieri del Re Dario, part., Parigi, Museo del Louvre
Alias Domenica
La memoria achemenide oltre le fonti greco-romane
Antico Oriente Lloyd Llewellin-Jones (Einaudi) racconta le vicende dell’impero dei Grandi Re con un piglio avvincente e ironico: ma è davvero possibile una «versione persiana» della storia della Persia?
Pubblicato circa un anno faEdizione del 8 ottobre 2023
«Sono l’Impero alla fine della decadenza / che guarda passare i grandi Barbari bianchi / componendo acrostici indolenti». Così scriveva Paul Verlaine all’inizio del suo celebre sonetto Langueur (1883). Il poeta individuava la causa della fine dell’impero romano nel concetto di decadenza. Ormai irrimediabilmente corrotti dal lusso, i Romani persero i buoni costumi delle origini diventando facile preda delle orde barbariche. Eppure, se volgiamo il nostro sguardo a un passato ancora più lontano, scopriremo che esiste un impero altrettanto grande in cui il concetto stesso di decadenza fu considerato per secoli il suo marchio distintivo: l’impero fondato da Ciro II...