Politica

La memoria che guida il presente. Addio a Carla Di Veroli

La memoria che guida il presente. Addio a Carla Di VeroliCarla Di Veroli

Ebraismo Scomparsa ieri nella sua casa del quartiere della Garbatella a Roma a soli 59 anni. Esponente della comunità ebraica, delegata alla Memoria del Comune durante la giunta Marino, assessora nell’VIII municipio, era nipote di Settimia Spizzichino, l’unica donna della retata del 16 ottobre ’43 nel ghetto di Roma a fare ritorno da Auschwitz, di cui avrebbe a lungo trasmesso il ricordo incontrando le scolaresche e accompagnando i giovani nei Viaggi della Memoria

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 agosto 2021
Nel 1938, prima di raggiungere Gerusalemme in fuga dalla Germania nazista, Martin Buber scriveva: «noi ebrei siamo una comunità basata sul ricordo, questo ci ha tenuti uniti e ci ha permesso di sopravvivere». Parole destinate ad acquisire un significato ancora più forte e tragico mentre si metteva in moto la macchina di morte che avrebbe cercato di cancellare l’ebraismo dall’Europa. Eppure, se la tradizione ebraica è caratterizzata dall’imperativo categorico «zachor», «ricorda», ci sono figure nelle quali questo filo inestricabile con il passato non ha mai smesso di intrecciarsi con altrettanta determinazione con il presente. È il caso di Carla Di...

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