Internazionale
La «memoria» corta dell’opposizione: pretese di votare e poi si tirò indietro
Venezuela Nel 2018 il diktat Usa bloccò il negoziato faticosamente messo in piedi da Zapatero e papa Francesco. Solo una parte delle opposizioni partecipò al voto anticipato. E il sistema di voto usato, oggi definito "illegittimo", è stato lo stesso del 2015, quando vinse la Mud
Un seggio in Venezuela – LaPresse
Venezuela Nel 2018 il diktat Usa bloccò il negoziato faticosamente messo in piedi da Zapatero e papa Francesco. Solo una parte delle opposizioni partecipò al voto anticipato. E il sistema di voto usato, oggi definito "illegittimo", è stato lo stesso del 2015, quando vinse la Mud
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 25 gennaio 2019
Un presidente illegittimo, un usurpatore, addirittura un dittatore. Così viene presentato Maduro dal governo statunitense e i suoi burattini e, di conseguenza, dai loro megafoni nella stampa di regime. Un coro generale che descrive il suo secondo mandato come frutto di un processo elettorale imposto dal chavismo e non in linea con gli «standard internazionali di libertà, equità e trasparenza». Eppure era stata proprio l’opposizione a sollecitare la convocazione di elezioni anticipate, nel quadro del negoziato con il governo portato avanti a inizio 2018 nella Repubblica Dominicana. Per poi mandare all’aria all’ultimo minuto l’accordo faticosamente raggiunto, con la data delle...