Visioni
La memoria del paese e i conflitti del presente
Teatro Ideata da Paolo Pennacchini e Andrea Merendelli, la saga unisce comico e politico, e a ogni nuovo capitolo sa creare una sensazione di novità
Una scena da Tovaglia a quadri – foto di Giovanni Santi
Teatro Ideata da Paolo Pennacchini e Andrea Merendelli, la saga unisce comico e politico, e a ogni nuovo capitolo sa creare una sensazione di novità
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 20 agosto 2014
Gianfranco CapittaANGHIERI
Ha quasi vent’anni Tovaglia a quadri (l’anno prossimo scatterà il ventennale), eppure ogni volta che si prende parte ad uno dei suoi corposi capitoli, si ha la sensazione precisa di una scoperta, di una novità, di un giacimento che venendo parzialmente alla luce mostri un suo inquietante aspetto. Del resto Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini (gli autori, e il primo anche regista) ogni volta ne parlano con souplesse, quasi non fossero consapevoli che l’accoppiata tra cena tipica della Valtiberina (su cui Anghiari si erge, offrendo dal Poggiolino, un terrazzamento delle mura antiche, una vista sconvolgente proprio sulla piana della battaglia,...