Internazionale
La memoria di Sabra e Shatila al tempo del genocidio a Gaza
1982-2024 Il 16 settembre di 42 anni fa il massacro di 3.500 palestinesi, con la complicità di Israele, nei campi profughi di Beirut. I sopravvissuti raccontano la tragedia e la speranza. Oggi «i bambini gridano per la Palestina anche non l'hanno mai vista»
Nel campo profughi di Shatila, a Beirut – Ap
1982-2024 Il 16 settembre di 42 anni fa il massacro di 3.500 palestinesi, con la complicità di Israele, nei campi profughi di Beirut. I sopravvissuti raccontano la tragedia e la speranza. Oggi «i bambini gridano per la Palestina anche non l'hanno mai vista»
Pubblicato 2 mesi faEdizione del 15 settembre 2024
Elisa BrunelliBEIRUT
Le immagini dei corpi smembrati e le grida disperate di chi cercava di fuggire dal massacro di Sabra e Shatila sono indelebili nella memoria di Fouad e Mohammed Krayem. I due fratelli rievocano quei drammatici momenti dalla stessa casa da cui, 42 anni prima, erano riusciti a scappare poco prima dell’arrivo delle milizie delle Falangi libanesi. Per giorni interi, con la complicità dell’esercito israeliano che aveva invaso il Libano nel 1982, i miliziani uccisero con armi da fuoco, coltelli e accette, circa 3.500 uomini, donne e bambini palestinesi rifugiati dopo la Nakba, l’esodo causato dalla nascita dello Stato di Israele...