Cultura
La memoria espropriata
MADELEINE THIEN Un’intervista alla scrittrice sino-malese, ospite al Taobuk di Taormina. Dolente e sinfonico, «Non dite che non abbiamo niente» è il suo ultimo titolo tradotto in italiano
MADELEINE THIEN Un’intervista alla scrittrice sino-malese, ospite al Taobuk di Taormina. Dolente e sinfonico, «Non dite che non abbiamo niente» è il suo ultimo titolo tradotto in italiano
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 giugno 2018
Madeleine Thien – canadese di origini sino-malesi – è l’autrice di Non dite che non abbiamo niente (66th and 2nd, traduzione di Maria Baiocchi, Anna Tagliavini, pp.484, euro 22), romanzo finalista al Man Booker Prize del 2016 e grande rivelazione anche sul mercato italiano. Il suo romanzo si basa su tre vicende umane intersecate fra loro attraverso i momenti culminanti delle proteste del 1989. Tra i tanti pregi del libro quello più potente riguarda la struttura: protagonista del volume è la musica, quella proibita durante la Rivoluzione culturale e quella resa vivida dall’incastro voluto dalla scrittrice; Thien crea un congegno...