Cultura
La memoria ha il suo stile
Biennale Codice Italia sarà la mostra curata da Vincenzo Trione: un itinerario che, con quindici artisti, va alla ricerca di segmenti da rintracciare, connessioni perdute, dialoghi interrotti. Da Kounellis a Paladino fino a Migliora e Beecroft, passando per giovanissimi come Luca Monterastelli
Vincenzo Trione
Biennale Codice Italia sarà la mostra curata da Vincenzo Trione: un itinerario che, con quindici artisti, va alla ricerca di segmenti da rintracciare, connessioni perdute, dialoghi interrotti. Da Kounellis a Paladino fino a Migliora e Beecroft, passando per giovanissimi come Luca Monterastelli
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 27 marzo 2015
Se la Biennale d’arte di Venezia numero 56, guidata dal nigeriano Okwui Enwezor, si lancerà verso mondi futuri, senza chiudere gli occhi di fronte alle macerie ai piedi dell’Angelus Novus di Benjamin, affidandosi al fantasma di Marx e alla presenza in Laguna (oltre, naturalmente, agli artisti), di un economista come Thomas Piketty, il padiglione Italia, invece, ripartirà da sé, dalla sua mappatura genetica, un dna che mescola insieme parole che oggi suonano desuete: stile, avanguardia, memoria. Non teme di pronunciarle, una dopo l’altra, Vincenzo Trione, presentando alla stampa la sua mostra: Codice Italia – che vedremo all’Arsenale di Venezia a...