Cultura

La metamorfosi dei legami tra uomo, tecnica e mondo

Saggi Riflessioni intorno a «Obsolescenza dell’umano. Günther Anders e il contemporaneo» (Il melangolo)

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 7 luglio 2018
Quando, in una delle pagine più teoricamente avvincenti de L’uomo è antiquato, Günther Anders descrive l’ambiguità ontologica del mondo a lui contemporaneo ricorrendo alla nozione di «fantasma» e all’onnipresenza dell’immagine come simulazione di una realtà che pare per sempre ritrarsi, sembra offrire al lettore d’oggi non poche chiavi d’accesso per comprendere il presente. E non si tratta semplicemente di una viva possibilità di attualizzazione concettuale, quanto di una lezione sul modo stesso di fare filosofia e critica della cultura: solo apparentemente occasionale e asistematico, ma in realtà volto a restituire, rispecchiandola, l’immagine di una totalità imposta, che solo può mostrarsi...

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