Cultura
La mia lingua è diventata straniera
Intervista Parla lo scrittore eritreo, che domenica 25 marzo sarà ospite a Book Pride, a Milano. I cinque racconti della sua prima raccolta «Lei è un altro paese» sono stati portati in Italia da Casagrande
Joana Choumali, Ca va aller
Intervista Parla lo scrittore eritreo, che domenica 25 marzo sarà ospite a Book Pride, a Milano. I cinque racconti della sua prima raccolta «Lei è un altro paese» sono stati portati in Italia da Casagrande
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 21 marzo 2018
Scappato dalla natia Eritrea con la sua famiglia durante i massacri di Om Hajar del 1976, trascorsa l’infanzia e adolescenza in campi profughi in Sudan e Arabia Saudita, Saleh Addonia vive in Inghilterra da quasi venti anni ormai, e qui, oltre a una nuova patria e identità, ha assunto anche una nuova lingua, imparata dai libri in età adulta e dopo aver perso l’udito a dodici anni. Profondi spaesamenti si riflettono nei cinque racconti della sua prima raccolta Lei è un altro paese (Casagrande, traduzione di Nausikaa Angelotti, pp.112, euro14.50), che riconnettono con trame labili e fragili i frammenti e...