Politica

La ministra Boschi ci rifà: la minoranza frena, stupefacente

Democrack Nuova levata di scudi della sinistra interna. Gotor: anziché fare polemica, non impicchi le riforme a un paletto. D'Attorre: basta richiami all'ordine, al senato stiamo aiutando la riforma. Ma poi l'Italicum dovrà essere cambiato

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 24 aprile 2014
L’armistizio fra Renzi e il variabile mondo della sinistra Pd, perlomeno  fino al voto del 25 maggio, era praticamente cosa fatta: il 28 a Roma nascerà la corrente dei «riformisti», bersaniani ed ex cuperliani in versione collaborativa; i giovani turchi da tempo sono sfilati dallo scontro frontale con il premier. La pace era quasi fatta persino con i «professoroni» (copyright Renzi-Boschi). Al punto che ieri il premier, tornato al computer per il ’#matteorisponde, ha  twittato all’Anpi di Brescia che gli contestava il ddl senato: «Da iscritto all’Anpi dico che la riforma  proposta va nella direzione dei valori che tutti noi...

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