Politica

La minoranza Pd porta la Carta al tavolino

Riforme Sul senato elettivo le correnti non renziane che tuonavano contro l’invadenza del governo sulla revisione costituzionale ora trattano per una via d’uscita. E Renzi lancia un avvertimento a Grasso: se si riapre tutto è un problema suo

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 15 settembre 2015
La riforma costituzionale che non doveva ridursi a un affare di governo, secondo quando chiedeva la minoranza Pd (giustamente, e non da sola), si è ridotta a un affare tra il governo e la minoranza Pd. Le delegate delle due parrocchie maggiori – Lo Moro bersaniana e Pollastrini cuperliana – si sono accomodate anche ieri (e torneranno oggi) al tavolo con ministra e sottosegretario alle riforme, per poi serenamente illustrare gli sviluppi: «Sulla modifiche all’articolo 1 abbiamo fatto passi avanti, mentre sull’articolo 2 restano ancora delle distanze. Stiamo lavorando seriamente. Se son rose fioriranno» (il sottosegretario Pizzetti), «Ora inizia la...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi