Internazionale

La morsa dei militari sullo Zimbabwe in crisi nera

La morsa dei militari sullo Zimbabwe in crisi nera – KB Mpofu

Repressione e disastro economico Arresti di oppositori, diritti violati, uccisioni: l’illusione del cambiamento post Mugabe è durata poco. Pane e benzina alle stelle: «Le proteste continueranno»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 8 febbraio 2019
«L’aumento del 150% del prezzo del carburante è stato l’ultimo chiodo piantato nella bara di una lunga sofferenza». Lo afferma, via e-mail, il fotoreporter KB Mpofu, una delle tante voci dello Zimbabwe che dal 14 gennaio raccontano ogni giorno gli arresti, le violenze, le violazioni dei diritti ad Harare, la capitale, a Bulawayo, Domboshawa, nei sobborghi urbani e nei villaggi. Voci di associazioni, delle Chiese, di ONG, carta stampata, che poca eco hanno avuto in buona parte del mondo, Italia compresa. VARRÀ ALLORA E INNANZITUTTO, ricordare quanto è successo e potrebbe continuare a succedere. Il primo segnale era arrivato dalle...

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