Internazionale

La «morte al rallentatore» delle donne sotto il regine dei talebani

La «morte al rallentatore» delle donne sotto il regine dei talebani

Un rapporto di Amnesty International Kabul rassicura i paesi confinanti: «Dall’Afghanistan nessuna minaccia terroristica»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 28 luglio 2022
All’aeroporto di Fiumicino, a Roma, arrivano i primi trecento afghani attraverso i corridoi umanitari da Pakistan e Iran. All’aeroporto di Kabul, invece, le donne sole, prive di un uomo che le accompagni e faccia loro da “custode”, non possono partire: vietato lasciare il Paese. Così hanno deciso i Talebani, i quali, secondo un rapporto di Amnesty International reso pubblico ieri, «in meno di un anno hanno decimato i diritti delle donne e delle ragazze», da quello all’educazione a quello al lavoro e, appunto, alla libera circolazione, fuori dal Paese ma anche dentro. Oltre una certa distanza da casa, occorre essere...

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