Europa
La morte annunciata della democrazia liberale
Economia e politica C’è un’oscillazione storica tra il polo di uno Stato liberale tendenzialmente minimale con una funzione pubblica ridotta, che lascia dispiegarsi a pieno gli «animal spirits» acquisitivi e accumulativi, e il polo di uno stato sociale con funzione pubblica estesa
Economia e politica C’è un’oscillazione storica tra il polo di uno Stato liberale tendenzialmente minimale con una funzione pubblica ridotta, che lascia dispiegarsi a pieno gli «animal spirits» acquisitivi e accumulativi, e il polo di uno stato sociale con funzione pubblica estesa
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 11 luglio 2014
Chiamiamo abitualmente democrazia liberale il regime democratico nel capitalismo. Si sono sempre contrapposte, già nell’800, due tesi: la componente liberale consiste sia nella convivenza con il capitalismo sia nello stato di diritto. Si tratta di fattori che devono limitarei potenziali eccessi democratici. Nei casi migliori si immagina una felice combinazione dei tre fattori socioistituzionali in gioco. L’altra tesi invece da più peso, coerentemente con il dettato delle costituzioni più recenti, al fattore democratico e quindi in pratica ipotizza che lo stato liberale debba ed anche possa – senza danno per il capitalismo, anzi salvandolo in un certo senso dai suoi...