Visioni
La musica che annulla ogni gerarchia
Note sparse Massimo De Mattia è tra i pochi flautisti puri in ambito jazz. Impegnato in diversi progetti multidisciplinari, ha fondato di recente una curiosa comunità artistica
Massimo De Mattia
Note sparse Massimo De Mattia è tra i pochi flautisti puri in ambito jazz. Impegnato in diversi progetti multidisciplinari, ha fondato di recente una curiosa comunità artistica
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 18 gennaio 2017
Che non sia un musicista alla ricerca di facili scorciatoie lo si dovrebbe desumere già dal fatto di essersi scelto uno degli strumenti meno usati nel jazz: il flauto. O meglio, meno usati in modo esclusivo e approfondito perché qualche spruzzata qua e la si trova spesso. Ma è in genere poco più di un abbellimento nei brani e un secondo o terzo strumento per i sassofonisti. Invece Massimo De Mattia, pordenonese classe 1959, è un flautista puro e, tra i pochi, uno dei più interessanti. Inizi fusion e jazz rock, poi jazz e infine l’adesione alla musica improvvisata. La...