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La musica cresce con i fondi europei

La musica cresce con i fondi europei

Puglia Sounds Il coordinatore Antonio Princigalli parla dell'esperienza: «Si basa tutto su bandi pubblici, senza distinzioni di genere». «Abbiamo dato coraggio a un mondo considerato marginale, mettendo in primo piano la centralità del lavoro»

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 18 giugno 2016
Nella dolce rivoluzione musicale di Puglia Sounds, una pizzica/tarantella/rock concept/sinfonia/suite jazz che ha messo a soqquadro il paese, c’è una scintilla che arriva direttamente dal collettivo di via Tomacelli. Il coordinatore e primo motore di questo sommovimento regionale (diventato oggi un marchio d’eccellenza a livello internazionale) è Antonio Princigalli, una laurea in agraria mancata per poco e prima di seguire il progetto tanta esperienza come organizzatore e produttore di concerti, collaborando pure alla Manifesto Cd, il braccio discografico di questo quotidiano comunista. PAROLA DI VENDOLA Come ripete abitualmente Valentino Parlato, da questa stalla vengono fuori sempre buoni cavalli. «Tutto è...

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