Visioni
La narrazione della Palestina in una «febbre mediterranea»
Al cinema Il nuovo film di Maja Haj, vincitore del premio per la migliore sceneggiatura nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2022. Un'amicizia tra umorismo, esistenzialismo, depressione
Una scena da «Mediteranean Fever»Al cinema Il nuovo film di Maja Haj, vincitore del premio per la migliore sceneggiatura nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2022. Un'amicizia tra umorismo, esistenzialismo, depressione
Pubblicato più di un anno faEdizione del 27 aprile 2023
L’energia della bugia, della finzione – le verità più recondite emanate dal falso, dall’artefatto; Nietzsche, poi Heidegger la chiamavano «poesia»: il finto, foss’anche barocco, l’evocazione di mondi, infraregni di fantasia – è il motore di Mediterranean Fever di Maha Haj, film palestinese in sala da oggi che però ha poco di palestinese, di quello che uno si aspetterebbe da un film palestinese, cioè storie di terre e libertà, di popoli invasi e resistenti di fronte al prepotente. O meglio, c’è tutto questo nel film di Haj (regista di rara intelligenza), ma – sulla via di Suleiman – dissimulato nell’artefatto (e...
