La New York psichica di Somaini
Francesco Somaini, «Colosso di New York II», 1976
Alias Domenica

La New York psichica di Somaini

Francesco Somaini, una mostra alla Triennale di Milano Fra gli anni sessanta e settanta, stregato dalla massa fisica della città americana, Francesco Somaini creò una serie di sculture e fotomontaggi, ispirandosi alle teorie sulla "città" di Lewis Mumford
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 22 gennaio 2017
Lo scultore italiano Francesco Somaini (1926-2005) è stato protagonista di un’importante stagione del dibattito internazionale inerente il possibile ruolo dell’arte nella definizione e fruizione della città contemporanea. Immaginata, a partire dagli anni sessanta, come una moderna metropoli dall’anima futuribile e utopica entro cui – osserverà Giulio Carlo Argan – «il compito dell’artista non è di costruire o ricostruire la città, ma di interpretarla, renderla significante». Una simile visione scaturisce dalle vicende professionali e personali di Somaini, che nel decennio a cavallo tra il 1967 e il 1976 ha occasione di frequentare ripetutamente New York e i protagonisti della sua scena...

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