Visioni

La notte di Stonewall, ma è quasi un musical

La notte di Stonewall, ma è quasi un musical

Al cinema Nelle sale il film di Roland Emmerich sugli scontri a New York. Ma il racconto romanzato sul riot per i diritti gay del giugno 1969, affoga in un mare di buoni propositi e molta superficialità

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 5 maggio 2016
Un inaspettato passion project del regista di Independence Day, che l’ha finanziato quasi interamente di tasca sua, Stonewall celebra la riot del giugno del 1969 a cui simbolicamente si attribuisce la nascita del moderno movimento gay. Usando certi stilemi narrativi e la luce del melodramma classico, più implausibili momenti in cui il film sembra stare per trasformarsi in un musical (tra Fame e West Side Story), il roboante regista tedesco, affida il filo della storia a un «tipico» ragazzo di provincia (Indiana) che arriva a New York con la classica valigia di cartone dopo essere stato buttato fuori di casa...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi