Internazionale
La Nso accusa il Bds. Ma Israele ora teme l’effetto boomerang
Cyperspionaggio Spyware Pegasus, la Francia apre un’inchiesta. Londra: «Ci eravamo già lamentati». La società si difende parlando di hackeraggio. Gli esperti: «La cyber diplomacy di Tel Aviv sta causando più danni che benefici»
La sede della Nso a Herzliya – Ap
Cyperspionaggio Spyware Pegasus, la Francia apre un’inchiesta. Londra: «Ci eravamo già lamentati». La società si difende parlando di hackeraggio. Gli esperti: «La cyber diplomacy di Tel Aviv sta causando più danni che benefici»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 luglio 2021
Tutta colpa del Bds. È questa la reazione del co-fondatore e amministratore delegato della società israeliana Nso, Shalev Hulio, alla bufera che si è abbattuta sulla compagnia, e di riflesso su Tel Aviv, dopo le rivelazioni di Forbidden Stories, Amnesty International e un gruppo di quotidiani internazionali: lo spyware Pegasus, fiore all’occhiello della Nso, ha hackerato 50mila telefoni in tutto il mondo. Attivisti e giornalisti (si sapeva già, ma all’epoca importava poco) e leader mondiali, da Macron a Khan. Se il chief minister dello Stato indiano di Assam ha pensato bene di proporre la messa al bando di Amnesty per...