Italia

La nudità imposta

Dopo la strage del 3 ottobre La commozione durerà il tempo dei frames trasmessi dai media, ma la ferità brucerà nei corpi dei migranti

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 19 dicembre 2013
Mio nonno Raffaele era partito i primi del Novecento con il Lusitania alla volta di New York. Con la sua valigia di cartone ed il biglietto di terza classe aveva condiviso il mal di mare ed il nero delle notti sull’oceano nella soffocante atmosfera di cuccette che rimbombavano del fragore dei motori e impregnavano i vestiti di olio meccanico. Non c’erano pianisti a bordo che rallegrassero le serate, come racconta il neobarbaro Baricco, né i giacigli sembravano «letti a due piazze» come canta De Gregori. Questo mi diceva il nonno, ed anche, dopo tutto quel viaggio verso l’ignoto, lo sbarco...

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