Cultura
La nuova ecologia globale? È nella potenza dei dispositivi digitali
Scaffale «Net-attivismo» di Massimo Di Felice, per le edizioni Estemporanee. Il risultato più originale del lavoro dell'autore sta nel portare il punto di vista del sud del mondo, delle popolazioni indigene del Brasile e, in generale, del rapporto che si va costruendo in America Latina tra natura e tecnologia
Scaffale «Net-attivismo» di Massimo Di Felice, per le edizioni Estemporanee. Il risultato più originale del lavoro dell'autore sta nel portare il punto di vista del sud del mondo, delle popolazioni indigene del Brasile e, in generale, del rapporto che si va costruendo in America Latina tra natura e tecnologia
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 7 marzo 2018
A metà del famoso saggio La questione della tecnica (1953) Martin Heidegger riporta un noto verso del poeta tedesco Friedrich Hölderlin: «lì dove c’è il pericolo cresce anche ciò che salva». Semplificando, la tesi del controverso filosofo tedesco, intrisa di anti-umanesimo, è che la tecnica sia non tanto o non solo il destino dell’uomo occidentale; quanto il dispositivo tramite il quale si disvelano in modo radicale quelle potenze della natura e dell’essere che gli umani contemplano, attivano e custodiscono senza esserne mai i padroni né gli artefici. QUESTA ROTTURA con l’antropocentrismo restituisce una visione ambivalente della tecnica: da una parte...