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La nuova guerra dei libri non fa prigionieri
Il caso Da Londra alla Buchmesse le grandi fiere annunciano il bando degli autori russi. L’eccezione del Salone di Torino. Il padiglione di Mosca mancherà anche a Bologna Children’s Book Fair di fine mese. Confermato il corso di Paolo Nori su Dostoevskij sospeso all’inizio dalla Bicocca.
Un’installazione di Ilya and Emilia Kabakov
Il caso Da Londra alla Buchmesse le grandi fiere annunciano il bando degli autori russi. L’eccezione del Salone di Torino. Il padiglione di Mosca mancherà anche a Bologna Children’s Book Fair di fine mese. Confermato il corso di Paolo Nori su Dostoevskij sospeso all’inizio dalla Bicocca.
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 marzo 2022
Su Kiev piovono le bombe mandate da Putin e i contraccolpi si sentono ovunque, anche in quei luoghi – così si pensa – ovattati e protetti che sono le case editrici, le biblioteche, le librerie. Come in un domino perverso l’aggressione russa all’Ucraina colpisce figure molto lontane da questa guerra sciagurata. Tra le vittime, salvato in extremis, Fëdor Michajlovic Dostoevskij, morto centoquarant’anni fa, oggetto di un corso curato da Paolo Nori, che l’anno scorso all’autore di Delitto e castigo ha dedicato un romanzo/biografia, Sanguina ancora. L’università milanese della Bicocca, che organizza le lezioni, prima le ha cancellate «per evitare ogni...