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La “pace” dello sceicco Trump
Medio Oriente Adesso arriva la seconda parte del programma di Trump e Israele: rimettere in discussione all’Onu la missione Unifil se non neutralizza gli Hezbollah, imporre all’Iran l’embargo sulle armi convenzionali in via di scadenza, trovare un governo amico in Libano foraggiato dal Golfo, contenere la Turchia
– foto Lapresse
Medio Oriente Adesso arriva la seconda parte del programma di Trump e Israele: rimettere in discussione all’Onu la missione Unifil se non neutralizza gli Hezbollah, imporre all’Iran l’embargo sulle armi convenzionali in via di scadenza, trovare un governo amico in Libano foraggiato dal Golfo, contenere la Turchia
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 15 agosto 2020
Il presidente Trump è ormai lo sceicco degli Emirati uniti d’America, di un Paese che in politica estera è più incline a fare patti con le monarchie del Golfo, i suoi maggiori clienti di armamenti, che con un Occidente atlantista in via di disgregazione con la deriva della Turchia e un’Unione europea sempre meno protagonista anche nel Mediterraneo. Trump iniziò la presidenza con un coreografico viaggio in Arabia saudita per raccattare 100 miliardi di dollari dal principe assassino Mohammed bin Salman, il mandante dell’orrenda uccisione del giornalista Jamal Khashoggi, e si avvia a concludere il suo primo mandato con un...