Internazionale
La «pace» di Khartoum piace a tutti, tranne ai sudanesi
Sudan, un mese dopo il golpe Hamdok torna premier, ma la coalizione della società civile boccia l’intesa con i militari. E 12 ministri si dimettono per protesta. Per la Casa bianca è «un passo incoraggiante»
Khartoum, domenica 21 novembre. La protesta contro il golpe nelle strade mentre veniva firmato l’accordo nel Palazzo presidenziale – Ap
Sudan, un mese dopo il golpe Hamdok torna premier, ma la coalizione della società civile boccia l’intesa con i militari. E 12 ministri si dimettono per protesta. Per la Casa bianca è «un passo incoraggiante»
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 23 novembre 2021
A quasi un mese dal golpe e dopo altre 41 vittime – bilancio aggiornato a ieri con la morte di un altro adolescente rimasto ferito negli scontri dei giorni scorsi – il Sudan torna al punto di partenza. Quanto meno, il premier Abdalla Hamdok torna sulla sua poltrona e il generale Abdel Fattah al Burhan che lo scorso 26 ottobre l’aveva bruscamente liquidato torna a più miti consigli. TUTTI CONTENTI, O QUASI. Se il segretario di stato Usa Blinken definisce «incoraggiante» il passo compiuto a Khartoum, vuol dire che la Casa bianca è pronta a scongelare i copiosi fondi stanziati...