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La par condicio violata del Sì televisivo
La straordinaria manifestazione dello scorso sabato contro la violenza sulle donne e il femminicidio è stata pressoché cancellata dall’informazione radiotelevisiva, che l’ha relegata ai margini del flusso principale. Mentre, per […]
La straordinaria manifestazione dello scorso sabato contro la violenza sulle donne e il femminicidio è stata pressoché cancellata dall’informazione radiotelevisiva, che l’ha relegata ai margini del flusso principale. Mentre, per […]
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 30 novembre 2016
La straordinaria manifestazione dello scorso sabato contro la violenza sulle donne e il femminicidio è stata pressoché cancellata dall’informazione radiotelevisiva, che l’ha relegata ai margini del flusso principale. Mentre, per numero delle partecipanti (e dei non pochi uomini che sfilavano), nonché per la qualità dell’iniziativa, la notizia meritava il primato. Lo schema rigido del racconto politico non esce, invece, dalla gabbia del palinsesto partitico. La comunicazione è naturaliter “lottizzata”, anche quando organizzazioni e apparati sono in crisi. La rappresentazione della sfera pubblica è dimezzata in partenza: i movimenti reali, se non sono riconducibili ad una fonte partitica (presunta o effettiva...