Alias

La partita dell’assedio di Firenze

La partita dell’assedio di FirenzeVeduta di piazza Santa Croce a Firenze con partita di calcio, 1688

Calcio e politica Stalin fece giocare delle partite durante l'assedio di Stalingrado per dimostrare che l'Unione sovietica era perfettamente in grado di proseguire nella sua vita sociale. Ma c'è un precedente rinascimentale

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 15 febbraio 2020
Durante l’assedio nazista di Leningrado, che uccise oltre un milione di civili e spinse gli abitanti stremati a nutrirsi dei cadaveri, Iosif Stalin ordinò che in città si disputassero delle partite di calcio per dimostrare all’invasore che la resistenza era ben viva. Già allora l’uso dello sport a fini politici non era una novità, ma è verosimile che il dittatore sovietico ignorasse un precedente assai remoto. Nel 1527, i lanzichenecchi e gli spagnoli al soldo dell’imperatore Carlo V avevano messo a sacco Roma e costretto alla fuga papa Clemente VII, al secolo Giulio de’ Medici. L’enormità della notizia aveva risvegliato...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi