Politica

La pecora nera Monte dei Paschi

La pecora nera Monte dei PaschiRocca Salimbeni

Banche nella tempesta "Il piano concordato con la Bce va avanti". Il governo ostenta tranquillità dopo le dimissioni dell'ad Viola. Inascoltati i sindacati del credito che chiedono un intervento per mettere in sicurezza la banca. Che non è l'unica a passarsela male ma è diventata simbolica. Mentre l'inazione dell'esecutivo si lega al pronunciamento di Goldman Sachs: "Se vince il 'No' al referendum, addio ricapitalizzazione".

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 10 settembre 2016
La prima voce del governo, all’indomani delle dimissioni di Fabrizio Viola dai vertici del Monte dei Paschi, è quella del sottosegretario Pier Paolo Baretta: “Aspettiamo il nuovo amministratore delegato. Penso che con lui ci sarà una fase di consolidamento del piano”. Poche parole che, vista l’esperienza dell’ex sindacalista cislino, fanno dire che l’esecutivo di Matteo Renzi non intende aprire una discussione con la Bce, con cui è stato concordato il piano che prevede la cessione di sofferenze lorde per 28 miliardi, e un aumento di capitale da 5 miliardi. Il tutto a fronte di una capitalizzazione di Rocca Salimbeni oggi...

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