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La pedofilia non ha confini di classe
Caivano L’abuso sessuale non ha nulla a che fare con lo status sociale, con ricchezza e povertà. Forse cambieranno lo stile, il linguaggio, ma è una perversione che non conosce confini di classe
– Francesca Sozzi
Caivano L’abuso sessuale non ha nulla a che fare con lo status sociale, con ricchezza e povertà. Forse cambieranno lo stile, il linguaggio, ma è una perversione che non conosce confini di classe
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 4 maggio 2016
Non trova balsami e conforto in nulla il dolore per la morte violenta della piccola Fortuna Loffredo, la bambina buttata da un balcone dall’uomo che l’ha aggredita sessualmente, come sostiene l’accusa di un’indagine che con pazienza è venuta a capo di una vicenda che risale a due anni fa. Non lo trova la madre, che con viso dolente e con rabbia non dissimulata mostra la foto della sua bella bambina dai riccioli d’oro. E non lo trova per chi sgomento si trova catapultato dentro una storia che non si vorrebbe conoscere, non si vorrebbe sapere che esiste. Tanto è l’orrore...