Italia
La persistenza di Ultima Generazione
Battaglia sul clima Diciotto mesi di disobbedienza civile non violenta degli ecoattivisti: 120 proteste, 2mila denunce, 90 fogli di via. «Siamo pronti ad andare in carcere. È inaccettabile far finta di nulla davanti al collasso del pianeta»
Ultima Generazione getta del carbone vegetale nella Fontana di Trevi. Roma, 21 maggio 2023 – Ansa / Giulia Marrazzo
Battaglia sul clima Diciotto mesi di disobbedienza civile non violenta degli ecoattivisti: 120 proteste, 2mila denunce, 90 fogli di via. «Siamo pronti ad andare in carcere. È inaccettabile far finta di nulla davanti al collasso del pianeta»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 1 giugno 2023
Non si sono fermati mai. Da quando a dicembre 2021 hanno avviato le azioni di disobbedienza civile non violenta, gli attivisti di Ultima Generazione (Ug) sono andati dritti come un treno. Nonostante insulti, critiche, attacchi, denunce, teoremi giudiziari. Dopo alcune incomprensioni iniziali hanno ottenuto maggiore riconoscimento da storiche organizzazioni ambientaliste, come Greenpeace o Legambiente, e movimenti più recenti, su tutti i Fridays For Future. «Hanno capito che non siamo ragazzini sprovveduti, che facciamo sul serio. È la persistenza», dicono nel cortile di uno spazio sociale romano dove sono ospiti. QUEST’ESTATE ANDRANNO in giro per lo Stivale a parlare di collasso...