Cultura
La poesia dell’errore
Narrazioni A bordo del treno regionale veloce per raggiungere il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, dove fino all'11 ottobre sono esposti gli scatti realizzati dal fotografo romano Sandro Becchetti. «Scarti» e «prove» compresi
Pier Paolo Pasolini – Foto di Sandro Becchetti
Narrazioni A bordo del treno regionale veloce per raggiungere il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, dove fino all'11 ottobre sono esposti gli scatti realizzati dal fotografo romano Sandro Becchetti. «Scarti» e «prove» compresi
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 15 agosto 2020
Due paginette di Empirismo Eretico sono un piccolo testamento nel quale Pier Paolo Pasolini lascia una sua ossessione letteraria e umana, quasi pescata dall’inconscio. «Se attraverso il linguaggio cinematografico io voglio esprimere un facchino, prendo un facchino vero e lo riproduco: corpo e voce» cioè «con la sua faccia, la sua carne e la lingua con cui lui si esprime». Moravia non è d’accordo e sostiene che quell’attore può anche essere un facchino vero, ma non deve parlare, altrimenti è cinema naturalistico. Bernardo Bertolucci gli risponde che bisogna prendere la bocca del facchino e metterci dentro «parole filosofiche» come fa...