Cultura

La vita incendiaria di Anne Sexton

La vita incendiaria di Anne SextonAnne Sexton

Scaffale «Dio nella macchina da scrivere» di Irene Di Caccamo, per La Nave di Teseo. La biografia della poeta americana, tra vere lettere e altre inventate, restituisce la maledizione di una vita tutta giocata tra letteratura e sofferenza psichica

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 6 febbraio 2019
Quando, il 4 ottobre, 1974, Anne Sexton si spogliò, indossò solo una pelliccia della madre, si versò l’ultimo bicchiere di vodka e poi si chiuse nel garage per suicidarsi con il monossido di carbonio, non si lasciava dietro nessuna autobiografia. Il suo tormento e i segreti della sua anima li aveva affidati alle poesie per cui aveva ottenuto nel 1967 il Pulitzer, alle lettere spedite ad alcuni amici, soprattutto al maestro riconosciuto W. D. Snodgrass, alle registrazioni che il suo psicoanalista usava e che, con scelta discutibile, mise poi a disposizione di Diane Middlebrook per la sua biografia della poeta....

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