Internazionale
La polizia non collabora. Regeni, verità lontana
Il Cairo L’intimidazione e l’arresto sommario. Il ragionamento dei carnefici forse è stato: «Punirne uno per educarne cento»
Il Cairo, 25 gennaio scorso, presidio di polizia per l'anniversario di Piazza Tahrir – Reuters
Il Cairo L’intimidazione e l’arresto sommario. Il ragionamento dei carnefici forse è stato: «Punirne uno per educarne cento»
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 16 febbraio 2016
Fin qui non c’è nessuna verità nel caso Regeni. Illazioni ed accuse si sommano senza arrivare a nessuna prova decisiva. Questo accade perché, nonostante i flebili appelli del governo italiano, l’ultimo lanciato ieri da Gentiloni, le autorità egiziane non stanno collaborando con il team investigativo italiano, volato ormai da troppi giorni in Egitto. Anche l’ambasciata egiziana a Roma si è unita al coro di smentite rendendo tutto il quadro indiziario davvero fragile. Neppure il luogo dove il dottorando italiano sarebbe stato prelevato dalla polizia è certo. Gli sms resi noti ieri in seguito agli interrogatori con amici e colleghi del...