Alias Domenica
La postfotografia di Fontcuberta
Joan Fontcuberta, "La furia delle immagini", Einaudi Il fotografo e teorico dell'immagine catalano descrive a chiazze, più che analizza, il mondo postfotografico: i ferri del mestiere fanno capo, in gran parte, alla stagione modernista
Bryce Dallas Howard in "Nosedive", un episodio della terza stagione, 2016, della serie britannica "Black Mirror", David Dettmann/Netflix
Joan Fontcuberta, "La furia delle immagini", Einaudi Il fotografo e teorico dell'immagine catalano descrive a chiazze, più che analizza, il mondo postfotografico: i ferri del mestiere fanno capo, in gran parte, alla stagione modernista
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 29 aprile 2018
La frenetica trasformazione delle forme dell’arte giustifica le remore degli specialisti a impegnarsi in analisi esaustive e incentiva tattiche più prudenti: ricognizioni, mappature e attraversamenti. In un mondo segnato dall’istantaneità e dall’accelerazione, in cui ogni grande narrazione risulta indigeribile e la verità è una fantasmagoria, per studiare un qualunque fenomeno sembra meglio accumulare esempi e pronunciarsi per frammenti e appunti. Tanto più che l’accumulazione avrebbe il pregio di essere in sé eloquente, seducente, e di comporre strutture di senso, eludendo l’imposizione autoritaria di una tassonomia. A questo modello si ispira La furia delle immagini Note sulla postfotografia (Einaudi, pp. 248,...